Il castello di Versailles si visita. Ma può anche essere degustato.
L’esperienza a Versailles in occasione dell’ “European Year of Cultural Heritage, 2018” alla Reggia di Versailles é stata unica e la reunion francese é stato un modo per trovare radici comuni nell’alta cucina europea. Ho rappresentato la residenza di Caserta alla grande cena che ha celebrato il patrimonio culinario europeo con una delegazione di chef stellati che hanno rappresentato le piu’ prestigiose residenze reali del continente. Ringrazio l’Associazione European Royal Residences per l’invito, il 10 dicembre a cucinare sono stati i piu’ noti chef d’Europa, coordinati dal cuoco e imprenditore Alain Ducasse.
Mi sento erede della cultura gastronomica dei mons, cioè dei cuochi napoletani che alla fine del 700 appresero e incorporarono nella cucina partenopea i capisaldi della cucina francese, trasmessi loro dai migliori cuochi parigini mandati a Napoli dalla regina di Francia, Maria Antonietta, su richiesta della sorella, Maria Carolina, regina di Napoli, la quale voleva rendere piu’ raffinata la cucina semplice e gustosa che piaceva così com’era a suo marito, Ferdinando IV di Borbone, il re lazzarone.
La Reggia di Versailles e la Reggia di Caserta: due creazioni simbolo di un’epoca storica, in due nazioni culturalmente ed economicamente diverse.La famosa Reggia di Versailles, voluta da Luigi XIV, fu costruita a partire dal 1661 per rappresentare materialmente l?assolutismo monarchico dei Borbone francesi. La Reggia di Caserta non é, come sostenuto da alcuni, una Versailles in miniatura, realizzata dai Borbone napoletani per imitare i cugini d’oltralpe: cambiano le pietre, le piante, cambiano soprattutto le atmosfere che vi si respirano; é vero, a Caserta c’é meno grandeur, ma i panorami risultano piu’ ampi, caldi e soleggiati. Da qui una considerazione sulla tradizione enogastronomica delle due culture; presentano sicuramente delle grandi differenze, ma anche un forte legame: sono accomunate dalla ricerca della varietà e dalla volontà di esaltare la qualità dei prodotti locali. Ecco quindi la scelta di presentare un dessert contemporaneo realizzato con prodotti tipici di Caserta e di Versailles, che cita la sontuosità e la raffinatezza della cucina francese del XVIII secolo.